SUI PASSI DI RUT CAMPO SCUOLA DELLE PARROCCHIE DI S. GIOVANNI – MAROTTA E DI TORETTE – METAURILIA- PONTE METAURO
(dopo l’articolo guarda le foto del campo)
Dal 24 al 29 luglio a Spicello (San Giorgio di Pesaro) si è svolto il Campo Scuola ACR delle Parrocchie di San Giovanni Apostolo in Marotta e San Paolo in Torrette, Metaurilia, Madonna Ponte, Tombaccia e Caminate. Una settantina di ragazzi, tra i dieci e i quattordici anni, e di educatori, affiancati dal Parroco di San Giovanni Apostolo Don Enrico Secchiaroli che ha seguito la parte liturgica, si sono ritrovati nella casa di spiritualità “Oasi San Giuseppe” per vivere momenti di incontro, fraternità, servizio, riflessione, preghiera e divertimento.
Anche quest’anno il campo è stato preceduto da una preparazione intensa seguendo la traccia indicata dall’ACR nazionale, ripresa da quella diocesana e infine elaborata e riadattata in base alle caratteristiche della realtà locale, da una ventina di educatori che si sono incontrati per diverso tempo al fine di curare tutti gli aspetti, sia organizzativi che di contenuto.
Il titolo del Campo era “Sui passi di Rut” e ripercorrendo questo libro della Bibbia poco conosciuto abbiamo scoperto una figura di donna forte e coraggiosa che, nel corso della settimana, i ragazzi hanno imparato a conoscere ed apprezzare, confrontandosi con la sua storia ma riflettendo anche sulla propria esperienza umana e di fede.
Come sempre il risultato finale ha ripagato tutto il lavoro perché l’entusiasmo dei ragazzi, la loro esuberanza e voglia di vivere, assecondati e anche incanalati hanno fatto trascorrere in armonia ed allegria i vari momenti della giornata, quelli conviviali, ludici, di lavoro e servizio, di riflessione e approfondimento nelle attività di gruppo e nei momenti di preghiera. Anche l’intesa e la collaborazione tra gli educatori è stata proficua e ha consentito di creare legami destinati a durare nel tempo.
Al termine del Campo si è svolta la Santa Messa domenicale, con la partecipazione dei genitori, ai quali Don Enrico ha ricordato l’importanza dell’ascoltare i ragazzi e di far risuonare nella loro vita questa esperienza, perché non rimanga un fatto isolato ma un seme che, curato nel tempo, possa portare frutti di testimonianza e sequela di Cristo nella Chiesa. Il pranzo condiviso, con ciò che era stato portato dai genitori, si è svolto in un’atmosfera di fraternità e ha concluso degnamente questi giorni intensi e meravigliosi.