Secondo incontro di Avvento di Giovedì 15 Dicembre

ANDATE DUNQUE “Per portare la fede”

2°Incontro di formazione giovedì 15 dicembre 2022

Recitiamo insieme:

Signore, noi ti ringraziamo perché ci hai radunati alla tua presenza per farci ascoltare la tua Parola: in essa tu ci riveli il tuo Amore e ci fai conoscere la tua volontà. Fa’ tacere in noi ogni altra voce che non sia la tua. Manda il tuo Spirito Santo ad aprire le nostre menti e a guarire i nostri cuori.

1° PARTE: dalla Parola.

L’incontro inizia con la lettura del brano del vangelo
Mt 2,1-2; 9-12 1
“Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo. […]Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese”.

 

Andare come missionari: 
“i Magi tornarono al loro paese…”
I pastori “tornarono pieni di gioia e…”

Spiegazione del brano partendo da questi spunti:

  •  Andate in tutto il mondo
  • Annunciate il Vangelo
  • Fate mie discepole tutte le nazioni
  • Battezzate nel nome del Padre e del….
  • Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo chi non crederà sarà condannato
  • Andate come pecore in mezzo ai lupi.

2° PARTE: alla Vita.
 L’incontro prosegue con l’attualizzazione.
Andare, incontrare Gesù e ritornare per un’altra strada.

 Testimonianza:
Piergiorgio Frassati – “Vivete nella gioia!”
Nacque il 6 aprile 1901 da una delle famiglie più in vista dell’alta borghesia di Torino. La famiglia trasmise ai figli un duro sistema di regole e doveri, basato sul rispetto, l’ordine, la disciplina e l’onore. La fede fu impartita unicamente dalla madre. Pier Giorgio conseguì la maturità classica nell’ottobre del 1918. Si iscrisse alla facoltà di ingegneria meccanica (specializzazione in mineraria) All’Università ebbe inizio un periodo di intensa attività all’interno di numerose associazioni di stampo cattolico, in particolare la Gioventù Italiana di Azione Cattolica, la Fuci e il Circolo “Cesare Balbo”, affluente alla Fuci stessa dove il suo impegno fu impareggiabile, in favore dei poveri e dei più bisognosi. Nel 1920 si iscrisse al Partito Popolare Italiano di don Sturzo. È probabilmente visitando i poveri nelle loro abitazioni che Pier Giorgio contrasse la poliomielite fulminante che lo portò repentinamente alla morte in meno di una settimana, morì il 4 luglio 1925. Papa Giovanni Paolo II lo proclamò beato il 20 maggio 1990. Pier Giorgio è patrono dei giovani di Azione Cattolica

“Tu mi domandi se sono allegro; e come potrei non esserlo? Finché la Fede mi darà forza sempre allegro! Ogni cattolico non può non essere allegro: la tristezza deve essere bandita dagli animi cattolici; il dolore non è la tristezza, che è una malattia peggiore di ogni altra.” (lettera alla sorella – Torino, 14 febbraio 1925) “Sei un bigotto?”, gli chiesero un giorno in Università, la sua risposta fu netta: “No. Sono rimasto cristiano”.

Andare e “portare la fede” è dunque una conseguenza inevitabile per tutti coloro che:

– hanno riconosciuto i segni

 – hanno riconosciuto la voce di Dio che ama

– hanno accolto la loro vocazione

– e, “tornando per un’altra strada”, hanno voluto condividere con tutti il dono della salvezza.

 I testimoni ci sono e ci saranno sempre! Sono tutti coloro che sono luce, amore, gentilezza, generosità…..per tutti quelli che incontrano durante il loro cammino.

Anche nella nostra comunità:
“la signora” Teresa, Gianna, Ivo …….
Ognuno di noi potrebbe dire il nome di una persona…e noi stessi possiamo, ognuno secondo le proprie possibilità, capacità… diventare apostoli, missionari e mettere a frutto i propri doni e farsi “collaboratori” di Dio nel suo progetto di salvezza per tutti gli uomini/donne/popoli del mondo
Concentriamo ora l’attenzione su quello che potremmo definire: la nostra vocazione e proviamo a fare una piccolo “esercizio di profondità” rispondendo a queste domande:

* Ho mai sentito la voce del Signore che mi chiedeva…?

*Quello che “faccio” è frutto della mia buona volontà o sento che è il Signore che mi “manda”?

* Riconosco dei doni in me che il Signore mi chiede di mettere a frutto per lui?

* Nella mia vita di cristiano quali difficoltà incontro? Come le affronto? Mi confronto con altri? Prego?

* Ho mai pensato che anch’io posso/sono tornato o sto tornando per un’altra strada?

Conclusione:

“S.Paolo Ef 3, 5-6

” Le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

Siamo tutti apostoli!

Adorare, essere attratti dalla luce che accoglie e invia è la grande opportunità che Gesù offre a coloro che lo cercano! L’esperienza dell’incontro con il Cristo cambia la vita, la rende nuova! Come quella vissuta dai Magi che, sulla via del ritorno, intraprendono un altro percorso, diverso da quello che li aveva portati a Betlemme.

Ci salutiamo con la preghiera del Padre Nostro e…. Buona notte!!!

 

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